I 50 ANNI DELLA VERNACCIA 1966 – 2016
16 febbraio 2016
Iniziamo questo percorso emozionale dalla Vernaccia di San Gimignano che quest’anno festeggia i cinquant’anni dal riconoscimento della Doc.
E’ un motivo d’orgoglio per San Gimignano, conosciuto nel mondo per la sua unicità storica. La Vernaccia è prodotta con l’omonimo vitigno autoctono presente fin dal 1200 nel territorio sangimignanese.
La storia che racconta la storia, dalle colline che circondano il paese fino alle vette più alte delle sue torri. Un’identità radicata, unica, inimitabile.
Dai terreni di origine pliocenica, diversamente distribuiti e composti nei vari segmenti ad altitudini comprese fra i 200 e i 400 metri s.l.m., si estendono le vigne a perdita di orizzonte, disposte come giardini tappezzanti intorno alla città e degradano con dolce pendenza lungo tutti i suoi versanti. Scorci immortalati che fanno il giro del mondo, capaci di emozionare e di abbandonarsi al richiamo intimo della terra.
La Vernaccia ha una sua precisa identità, entra nel cuore di chi la ascolta, svela il suo animo a chi sa comprenderla. Non inganna e non ammalia con i suoi profumi, l’aroma è delicato, fluttuante fra i ricordi floreali, frutti bianchi e sbuffi di erbe aromatiche, fragranze campestri. Sul finale regala sempre un tocco minerale che parla di gesso e pietra focaia. Sa essere austera, ritrosa, dolcissima. L’assaggio diventa un rito, al palato offre un’immediata freschezza, stuzzica il gusto, un’ascesa rapida che evolve poi in sapidità vibrante. E ci coinvolgono gli aromi di corredo, si espandono e liberano le sfumature più nascoste. Un vortice di sensazioni che trovano negli accenti minerali un leggerissimo soffio di mandorla amara.
Un bianco di struttura, di grande versatilità e capacità di evoluzione.
F. Chimenti
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SALA DANTE
VSG 2012 SANICE CESANI – DEGUSTAZIONE IN SALA DANTE
Oro paglierino vivacissimo che anticipa sentori minerali, pietra focaia, gesso, erbe aromatiche, maggiorana, frutto bianco macerato, scorza di agrumi candita, quasi si assaporano le bucce. L’assaggio, generoso e pieno, libera freschezza incalzante con tratti poi sapidi dai ricordi ben fruttati e minerali. Lungo nel suo dispiego lascia sul palato una percezione di viva ebrezza. Vino di carattere e calore.
Paglierino tenue luminoso. Un’essenza di mandarino dolce prelude un complesso di aromi rotondi e aggraziati. Salvia, ananas e scorzette di pompelmo dove emerge un filo minerale. In bocca si apprezza già un equilibrio gustativo e sposta la sua attenzione su una sapidità delicata offrendo nel dispiego il rispetto delle singolarità varietali.
Paglierino. Profumi sobri che trovano nell’essenza agrumata ed erbe aromatiche una giusta rispondenza. Pompelmo rosa, arancia rossa, coriandolo e ginger. In bocca rivela doti di pura piacevolezza , fedele interprete delle caratteristiche del varietale. Elengante e lungo nella sua veste sapida dal leggero ritorno ammandorlato.
Paglierino. Aromi minerali di pietra focaia e gesso penetranti si fondono a fragranze fruttate macerate e candite. Si fanno spazio richiami di ginestra e maggiorana. L’attacco gustativo colpisce per finezza, un timbro fresco rincorre una sapidità sapiente nella quale aleggiano rintocchi minerali lunghissimi.
Paglierino profondo. Bouquet stuzzicante di agrumi dolci e fiori di campo ben si fondono ad accenti minerali che affiorano timidi sul finale. Scorze di pompelmo, clementine, mandorle, liquirizia in foglie. L’assaggio eccelle in vivacità entra fresco ed espande in sapidità fruttata coniugando piacevolezza e carezze minerali.
Paglierino intenso. Profumi aggraziati, composti. Delicate note di acacia smorzano l’esuberanza delle scorze di mandarino e arancia. Il carattere impetuoso sorprende al primo assaggio, fresco con evoluzione minerale, avvolge sapido il palato. Ritorni di mandorle dolci e amare colgono l’essenza del vitigno.
Paglierino. Profumi dolcissimi di frutto candito e gelsomino abbelliscono un bouquet di fondo minerale. In bocca manifesta carattere immediato con un impatto fresco senza interruzione e lasciando all’evocazione sapida una giusta dimensione. Vibrante e dinamico ostenta una verve che non cede.
Paglierino. Profumi timidi ma ben composti. Pesca bianca, acacia, erbe aromatiche e un sottofondo di pietra focaia. L’assaggio restituisce una forza sopita, la spinta fresca s’impone con ventate fruttate, agrumate e trova, nell’apporto sapido, il giusto riconoscimento. Fruttato anche sul finale con ritorno di leggiadra piacevolezza.
Paglierino profondo. IL bouquet non esuberante si distingue per grande sobrietà. Agrumi dolci, albicocche, erbe aromatiche, gesso e coriandolo si fondono in una essenza unica. Delicato all’assaggio evolve in sapidità crescente, arricchisce il gusto con fragranze di pesca e mandorle. Finale di bella pulizia e spessore evolutivo.
Paglierino. Aromi inizialmente docili e contenuti. Si apprezzano poi per la loro delicatezza, sfondi minerali su cui disegnano i frutti agrumati e i fiori di sambuco. Il sorso si anima di dolce sapidità spinta da una verve fresca che non sovrasta. L’assaggio è sottile, snello e regala una piacevolezza costante che non cede tono.
Paglierino luminoso. Il bouquet raffinato libera essenza di mandarino, pesca bianca, frutto della passione. Si rincorrono cenni di pietra focaia, ginestra e salvia rossa. In bocca è sinuoso, un’ avvolgenza che cattura, sorprende per freschezza e sapidità crescente. I toni minerali accompagnano un finale che regala piacevolezza senza misura.