Da COSIMO III ad oggi.
“Sopra la Dichiarazione de’ confini delle quattro regioni Chianti, Pomino, Carmignano e Valdarno Superiore”
300 anni fa Cosimo III de’ Medici, il 17/9/1716, emanò il famoso Bando che delimitava i territori di produzione vinicola, già allora erano considerati eccellenti.
Nasce così il Chianti Classico, associato al simbolo ormai celebre del gallo nero la cui leggenda è tramandata da secoli.
Il lavoro svolto dal Consorzio è ammirevole, un impegno costante per la salvaguardia del territorio e la promozione della denominazione. Presidio importantissimo per la tutela del Chianti Classico che tende a valorizzare e divulgare tradizioni, storia, cultura.
Una zona vinicola tra le più antiche e celebri a livello nazionale e non solo, vera perla della nostra enologia. In tutti i comuni del Chianti Classico sono previste nell’arco dell’anno eventi celebrativi di vario interesse culturale, gastronomico, sportivo. Feste commemorative all’insegna del Gallo Nero, un grande gallo stilizzato realizzato dagli artisti Luca e Stefano Ruggeri. Le statue saranno collocate nei centri storici dei comuni del Chianti Classico, un simbolo itinerante che segna un territorio.
Suggestiva la scenografia realizzata alla Stazione Leopolda, un puzzle di 300 bottiglie ha accolto i visitatori all’ingresso della manifestazione per ricordare i 300 anni dalla pubblicazione del Bando.
E i vini ?
165 aziende consorziate, 371 etichette per le annate 2014, 2013, 2012 e 2011 comprese le Riserve e la Gran Selezione.
Il 2014 è stato influenzato dall’incertezza, forte la variabile climatica che senza dubbio ha rafforzato le diversità tra le zone di produzione. Gli standard qualitativi sono stati raggiunti con enormi sforzi sia in vigna, sia in cantina, per assicurare al vino una sua profonda dignità.
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I vini di Gaiole in Chianti presentano una grande acidità, colori vivi e scarichi, una bella pulizia olfattiva e gustativa, talvolta austeri ed esili di struttura. Più succosi ed equilibrati quelli del 2013.
A Radda in Chianti i vini risultano più fruttati, freschi, l’apporto tannico è importante anche in termini di struttura.
I vini di Castellina in Chianti presentano colori rubino molto vivace, discreta l’acidità e trama tannica. Succosi al palato, forse più rotondi di quelli di Gaiole e Radda in Chianti.
Panzano e Greve in Chianti hanno mostrato una piacevolissima rotondità, godibili già nell’immediato, fruttati e sapidi con equilibrio tannico alcolico. Il 2013, in generale, ha evidenziato più struttura.
A Castelnuovo Berardenga i colori hanno tonalità più scure, aromi fruttati profondi, un tono anche austero, al gusto molto succosi, sapidi e tannici.
F. Chimenti
Rubino scarico vivacissimo. La pulizia degli aromi sprigiona note di ciliegia e giaggiolo, richiami di erbe aromatiche corrono su un filo docilmente speziato. In bocca riconferma un impatto freschissimo, sempre pulito che arresta sul tannino dalla chiusura netta e precisa.
Rubino molto acceso. Ci accolgono profumi intensamente fruttati, ciliegia succosa, sbuffi di spezie e una bellissima viola. Al palato dispiega una freschezza vivace dalla ricerca fruttata in espansione sapida, un assaggio vivo che ruota intorno al tannino schioccante. Sul lungo finale accenna un ricordo minerale ed erbe aromatiche.
Rubino dai primissimi accenni granati trasparenti. Rigore ed eleganza firmano un bouquet dai sentori variegati. Lampone, marasca, tabacco biondo, un leggero affumicato e violetta appassita. L’assaggio è deciso, fresco, quasi autoritario. La freschezza del sangiovese s’impone al gusto arricchito da rimandi fruttati e minerali, la trama tannica non demorde ma compensa un apporto alcolico ben equilibrato.
Rubino trasparente. I profumi floreali disegnano un bouquet raffinato e austero. Iris, giaggiolo, ciliegia e mora affondano su uno strato di spezie delicate. In bocca entusiasma con la sua freschezza, pulitissimo nel suo svolgimento sapido. Corpo snello dal tannino audace e molto prorompente. Un vino di forte impronta e austerità.
Rubino vivo dalle tonalità scure e trasparenti. Sentori di vaniglia al primo olfatto lasciano poi spazio a un delizioso fruttato. Visciole, lamponi, liquirizia, mentuccia. Bocca vivace e fruttata, d’impatto elegante, si allarga in dolce sapidità con arresto tannico sapiente.
Splendido rubino compatto. Sinfonie di frutti rossi e neri macerati, in confettura , spezie dure, cannella, grafite, erbe officinali. Austero e profondo, accoglie fresco al palato, discretamente fruttato dalla struttura tannica imponente ma aggraziata. Lungo nella sua mineralità finale.
Rubino dalle tonalità scure e trasparenti. Profumi concentrati sulla proposta fruttata, visciole, lampone, mirtillo. Richiamo di esili spezie e macchia di bosco. L’ingresso è vivacissimo, una freschezza che rende protagonista un frutto dolce e una trama tannica notevole sebbene molto integrata.
Rubino vivace. Bouquet elegante e sobrio di amarena e spezie leggere, violetta appassita, liquirizia, coriandolo. Il sorso respira di freschezza coraggiosa, un frutto sempre presente che si eleva in sapidità finale. La nota alcolica spalleggia un corpo sostenuto dove corre un tannino ben articolato.
Rubino profondo. Il bouquet è di carattere, degno interprete del territorio di origine. Naso profondo di incontrastata liquirizia, viola, echeggi minerali e rimandi di frutto. L’incedere al palato rispecchia gli aromi austeri, la spinta fresca si lascia ai cenni sapidi del finale dove accoglie un tannino di grande fattura.
Rubino scuro, si accennano vaghi riflessi purpurei. La piacevolezza degli aromi accarezza le sensazioni, si evolve sulle note fruttate intense, confetture di mirtilli, lampone, ciliegia. Erbe aromatiche, liquirizia e sbuffi minerali ne complessano il bouquet. La fragranza del frutto permea un assaggio fresco che dilaga in sottile sapidità. Il corpo è dinamico con ottimo equilibrio tannico.
Rubino molto acceso e vivo. Gli aromi giocano sull’estrema piacevolezza del frutto rosso e tocchi floreali. Ciliegia matura, mammola e spezie dolci delicate. In bocca riconferma la piacevolezza del naso, accoglie fresco, dolce di frutto e non abbandona mai la vivacità di gusto. Il corpo è snello e arresta su un impianto tannico ben sfilato.
Rubino concentrato, vivace. Al naso dispiega un ventaglio di aromi aggraziati, ciliegie macerate, susine rosse, cannella, erbe aromatiche e un accenno di fumé. Fresco all’assaggio, ripropone accenti fruttati eleganti che declinano su note sapide. Chiude un tannino ben fatto e molto integrato.
Rubino vivo. Gli aromi si annunciano subito prorompenti, generosi di frutto, marasche, lamponi, macchia di bosco, liquirizia e un accenno di iris. Al palato spinge su freschezze fruttate, il sorso è schioccante, continuo e non perde di tono. La veste tannica è mordace e molto ben costruita.
Rubino concentrato. Deliziosi profumi fruttati di ciliegia, spezie sobrie, liquirizia, violette e ricordo minerale. Bocca di splendido impatto, accoglie una vena fresca e succosa, quasi schioccante che vira in note sapide. L’assaggio pulito si perde in un tannino audace e nobilissimo.
Rubino concentrato. Al naso mostra subito il suo spessore, elegantissimo nelle essenze fruttate e spezie dolci leggere. Chiude un tocco floreale di mammole appassite. In bocca esplode con generosa freschezza dove si perdono dolcezze fruttate. Sul finale accenna echi sapidi e tannini magistrali.
Splendido rubino vivace. Aromi aggraziati appagano con essenze fruttate decise e lontane spezie a corredo. Visciole, lamponi, coriandolo, pepe bianco, rose rosse appassite su uno sfondo che richiama toni minerali. Al gusto non smentisce la sua piacevolezza, fresco e sapido con un ottimo tannino integrato.
Rubino scuro. L’austerità e la profondità si intrecciano negli aromi e nel gusto. Di forte complessità olfattiva risponde su note di grafite, macchia di bosco, liquirizia, chiodi di garofano e frutto rosso molto dolce. L’assaggio è vibrante, generoso. Spinge su tanta freschezza che poi declina in picchi sapidi e tannini veramente regali.
Riserve e Gran Selezioni a 5 STELLE
Castello Vicchiomaggio, Castello di Volpaia, Castello di Querceto, Castello di Gabbiano, Castello di Brolio, Lilliano, Fontodi
Villa a Sesta, Querceto di Castellina, Podere la Cappella, Fattoria la Ripa, Colle Bereto, Castello di Ama, Castello di Cacchiano
F. Chimenti